Ogni tifoseria cova in sé una serpe in seno, una “cellula impazzita” che decide di agire per proprio conto senza confrontarsi con nessuno. Ed è anche giusto in un’ottica che esclude il branco e tiene conto dell’individualità. Stavolta sarebbe stato meglio non ci fossero state individualità.

 Sì era parlato di “10 imbecilli”… Errata corrige: pochissimo tempo fa, un’ora all’incirca, sul sito Ansa.it, gli imbecilli sono arrivati a 16, tra di loro un ragazzino di 13 anni. 

L’individuazione è stata possibile grazie al lavoro svolto dalla Digos e la Scientifica commissariato Prati. 

Tra questi coinvolti tre minori, uno di 13 anni e qui capirei anche il perché del gesto cretino in quanto prima di attaccare adesivi forse dovrebbe uscire completamente dall’utero della mamma, comunque non mettiamo alla gogna nessuno, o almeno se non siamo assolutamente certi dei fatti riportati perché il vociare in sé è cresciuto a dismisura.

Il procedimento che sarà attuato verso i colpevoli è di “istigazione all’odio razziale” , punibile da 1 a 4 anni e 8 di Daspo. 

Sembra che gli identificati, alcuni di loro almeno, avrebbero già sul curriculum precedenti di comportamenti illeciti negli stadi.

La “caccia alle streghe” continua, il numero Delle persone coinvolte aumenterà probabilmente nelle prossime ore e con il proseguimento degli accertamenti. 

Il Viminale chiede che si faccia chiarezza al più presto. 

Volutamente ho sorvolato sull’indiscrezione che molti avranno letto su vari siti, dell’appartenenza al gruppo degli Irriducibili. Questo mio sorvolare, non è assolutamente un gesto di difesa verso nessuno o ciò che è stato fatto, ma una tutela atta a non gettare la croce sullo zoccolo duro della tifoseria biancoceleste prima che le “indiscrezioni” vengano ufficialmente confermate. 

Sicura del fatto che saranno proprio gli Irriducibili a prendere posizione nel caso i “cretini” facciano parte del loro gruppo, aspettiamo novità e provvedimenti solo per i diretti responsabili e che il Codacons smetta di tuonare contro una curva intera fatta anche di padri, madri e figli.

Ricordando a tutti che ogni tifoseria cova in sé una serpe in seno, una qualche mela marcia e non solo la Lazio!

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